Correva l’anno del Centenario rodariano e ricordando Gianni in mille modi insieme a voi, ci siamo ritrovati a condividere le parole della Filastrocca di Natale:
Nel vecchio sacco pieno di doni
ci sono ogni anno nuove invenzioni.
Io del progresso non mi lamento anzi, vi dico, ne sono contento.
«Viva la Scienza se ci dà
un poco piú di felicità!»
Signori scienziati, vi prego, inventate le meraviglie piú raffinate:
ma per favore, lasciate stare
certi giocattoli che fanno tremare.
Così sono volati i mesi e le settimane ed eccoci di nuovo in procinto di congedare un altro anno strano, non facile, diverso da quelli a cui eravamo abituati. Vogliamo provare ancora una volta a interpretare l’ottimismo del Maestro, e per la fine di quest’anno dare un senso ai versi della sua filastrocca dedicata all’Anno Nuovo:
Meglio mi trovo
con l’anno nuovo,
tutto lustro e gaio
come un paio di scarpe appena uscite dalla vetrina del calzolaio.
Le scarpe del nuovo anno… Dove mi porteranno?
No, no, niente domande:
c’è una strada soltanto, aperta, grande, e va avanti!
Dove ci porterà allora questa strada? Molto meglio di noi adulti, la fantasia dei nostri bambini e giovani lettori saprà immaginare scenari pieni di sorprese, situazioni inaspettate, regali del destino. Allora facciamo un gioco e chiediamo a casa o in classe al ritorno a scuola: “Dove ci porteranno le scarpe del Nuovo Anno?”.
Se vi va, scriveteci nei commenti le risposte dei vostri bambini e tra dodici mesi scopriremo insieme quanti di loro ci hanno visto lungo.
Buona strada nuova rodariani!
Grazie Gianni Rodari con la tua fantasia sai rendere ancora più magico il Natale dei bambini
“Coltivo una rosa bianca”…..né cardo né gramigna coltivo, coltivo e cammino, cammino e coltivo “teste fiorite” pensanti, ma vive come le storie che continua a raccontarci il grande Gianni.
Susanna, per favore, continui a coltivare teste fiorite anche per il 2022 e tanti anni a seguire. Un abbraccio natalizio e rodariano.